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Duett: Infelice delusa rejetta

Komponist: Verdi Giuseppe

Oper: La forza del destino

Rolle: Guardiano (Bass)

Rolle: Leonora (Sopran)

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LEONORA
Infelice, delusa, rejetta,
Dalla terra e del ciel maledetta,
Che nel pianto protratavi al piede,
Di sottrala all'inferno vi chiede.

GUARDIANO
Come un povero frate lo può?

LEONORA
Padre Cleto un suo foglio v'inviò?

GUARDIANO
Ei vi manda?

LEONORA
Sì.

GUARDIANO
sorpreso
Dunque voi siete
Leonora di Vargas!

LEONORA
Fremete!

GUARDIANO
No, venite fidente alla croce,
Là del cielo v'ispiri la voce.

Leonora s'inginocchia presso la croce, la bacia, quindi torna al Padre Guardiano.

LEONORA
Più tranquilla, l'alma sento
Dacché premo questa terra;
De' fantasmi lo spavento
Più non provo farmi guerra
Più non sorge sanguinante
Di mio padre l'ombre innante,
Né terribile l'ascolto
La sua figlia maledir.

GUARDIANO
Sempre indarno qui rivolto
Fu di Satana l'ardir.

LEONORA
Perciò tomba qui desio
Fra le rupi ov'altra visse.

GUARDIANO
Che! Sapete?

LEONORA
Cleto il disse.

GUARDIANO
E volete

LEONORA
Darmi a Dio.

GUARDIANO
Guai per chi si lascia illudere
Dal delirio d'un momento!
Più fatal per voi sì giovane
Giungerebbe il pentimento.

LEONORA
Ah, tranquilla l'alma sento, ecc.

GUARDIANO
Guai per chi si lascia illudere. Guai!
Chi può leggere il futuro?
Chi immutabil farvi il core?
E l'amante?

LEONORA
Involontario
M'uccise il genitor.

GUARDIANO
E il fratello?

LEONORA
La mia morte
Di sua mano egli giurò.

GUARDIANO
Meglio a voi le sante porte
Schiuda un chiostro.

LEONORA
Un chiostro? No!
Se voi scacciate questa pentita
Andrò per balze, girdando aita,
Ricovro ai monti, cibo alle selve.
E fin le belve ne avran pietà.
Ah, sì, del cielo qui udii la voce:
"Salvati all'ombra di questa croce."
Voi mi scacciate? È questo il porto.
Chi tal conforto mi toglierà?