Recitativo Curio
(entra, introduce Cleopatra e Nireno)
Qui nobile donzella
chiede chinarsi al Cesare di Roma.
Cesare
Se n' venga pur.
Cleopatra
Tra stuol di damigelle
io servo a Cleopatra,
Lidia m'appello, e sotto il ciel d'Egitto di nobil sangue nata;
ma Tolomeo mi toglie,
barbaro usurpator, la mia fortuna.
Cesare
(da se'):
(Quanta bellezza un sol sembiante aduna!) Tolomeo si? tiranno?
Curio
(da se'):
(Se Cornelia mi sprezza,
oggi a Lidia rivolto
collochero? quest'alma in si? bel volto).
Cleopatra
(s'inginocchia avanti Cesare e dice piangendo): Avanti al tuo cospetto, avanti a Roma,
mesta, afflitta e piangente
chieggio giustizia.
Cesare
(da se'):
(Oh dio! che innamora!)
(leva da terra Cleopatra) Sfortunata donzella, in breve d'ora deggio portarmi in corte,
oggi cola? stabiliro? tua sorte.
(da se')
(Che bel crin!)
Curio
(da se'):
(Che bel sen!)
Cleopatra
Signor, i tuoi favori legan quest'alma.
Cesare
E la tua chioma i cori.